L’Amenano: il fiume sotterraneo di Catania




                                                 Fontana Amenano; ph Maurizio Grasso

Non tutti sanno che nel sottosuolo di Catania, a pochi metri di profondità, scorre un fiume chiamato Amenano, dal nome della divinità greca per metà uomo e per metà toro. Per un lungo periodo, il fiume fu in verità chiamato “Judicello”, poiché attraversava la zona ebraica della città: la Giudecca, appunto.

La cosa più curiosa è però che, fino a pochi secoli fa, l’Amenano scorreva “normalmente” in superficie, attraversando il centro storico di Catania ed alimentando anche il piccolo Lago di Nicito, situato ai margini della città.

La terribile colata lavica del 1669, che raggiunse e distrusse la parte meridionale di Catania, ha però sepolto sia il lago Nicito che il fiume Amenano, che oggi riaffiora soltanto in alcuni punti della città.

Sul lato sud-occidentale di Piazza Duomo, il fiume alimenta la splendida fontana ottocentesca che porta proprio il suo nome. Dietro la Fontana dell’Amenano, il fiume fa nuovamente capolino nella piazzetta presso la quale si tiene il mercato del pesce (la famosa “Piscarìa” di Catania).

Un altro tratto dell’Amenano appare all’interno del piccolo Giardino Pacini, che potrete raggiungere dal Duomo oltrepassando la Porta Uzeda. Un tempo, la foce del fiume era situata proprio in questo punto.

Tuttavia, il luogo più insolito nel quale potrete vedere lo scorrere del fiume è l’Ostello della Gioventù di Catania. No, non intendo “vicino l’ostello” né “di fronte” ad esso, ma proprio al suo interno!

Dal wine bar della struttura (peraltro molto popolare in città), si accede infatti ad una grotta lavica attraversata dalle acque dell’Amenano.

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